“Uno dei prossimi Consigli dei Ministri dovrà essere dedicato alle mancate bonifiche nel triangolo industriale siracusano che, in questo Paese, rappresenta il problema dei problemi. Il Governo deve assumersi la responsabilità di farle partire, valutando la posizione delle imprese presenti sul territorio dal punto di vista del danno ambientale che è stato causato alla cittadinanza”. E’ questo uno dei passaggi più importanti della conferenza stampa di Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, questa mattina a Siracusa su invito dell’ex sottosegretario di Stato Raffaele Gentile. Accanto a lui anche i consiglieri comunali (che hanno costituito il gruppo consiliare un mese e mezzo fa) Salvatore Costantino e Michele Buonomo. Assente invece l’altro consigliere, Andrea Buccheri, neo assessore, perché impegnato in lavori di Giunta. “Questo territorio – ha proseguito Angelo Bonelli – è da tempo alle prese con una grave emergenza ambientale, che rappresenta il fallimento dello Stato. Qui purtroppo viene applicato il principio in base quale chi inquina non paga e questo è inaccettabile soprattutto per tutti quei genitori i cui figli sono nati con varie malformazioni. Continueremo a batterci, pur non avendo responsabilità di Governo, affinchè finalmente si proceda ad un risanamento ambientale ormai non più differibile”.

Bonelli ha affrontato anche la questione inerente alle trivellazioni nella Val di Noto: “Il presidente Musumeci scarica le responsabilità sul governo nazionale, giocando a ping pong, ma – ha spiegato Bonelli – la legge parla chiaro: La Regione rilascia le autorizzazioni per la terra ferma, quelle a mare invece vengono rilasciate dallo Stato Ecco perché è già partita una diffida alla Giunta siciliana perché ritiri l’autorizzazione e lo faccia entro i prossimi trenta giorni. Le trivellazioni sono un modo preistorico e barbaro di produrre energie e noi riteniamo irresponsabile l’atteggiamento della Regione”

Per quanto riguarda la costruzione di un resort a 5 stelle nell’isolotto di Capopassero, Bonelli sottolinea come “si tratti di un’operazione che determina un processo di privatizzazione delle bellezze ambientali e dei siti archeologici del nostro paese. Inaccettabile che la Regione non sia intervenuta prima. Mi muoverò presso il ministero dell’ambiente chiedendo anche l’immediato intervento dell’Unione Europea”.

 

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