Si è tenuta a Lentini una affollatissima conferenza stampa a cui hanno partecipato numerosi cittadini, oltre che i dirigenti politici locali che si riconoscono nelle posizioni dell’On. Vinciullo.
Durante il lungo, fruttuoso e articolato confronto, è stato affrontato il tema relativo al declassamento dell’Ospedale di Lentini, divenuto adesso Ospedale di Base, e sulle ripercussioni negative che si avranno in tutta la provincia di Siracusa in seguito al declassamento dello stesso nosocomio, che è, ad oggi, fra i più attivi e funzionali in tutto il territorio siciliano e proprio per questo non si spiega il motivo per il quale l’ospedale è stato declassato ad ospedale di assoluta periferia, nonostante sorga sulla costruenda autostrada Catania-Lentini-Ragusa.
I partecipanti, più volte, hanno richiamato la necessità che il Governo regionale torni sulle proprie posizioni e che la provincia di Siracusa venga trattata come quella di Ragusa che, pur avendo 80.000 abitanti in meno rispetto a Siracusa, ha tre ospedali di I livello, mentre a Siracusa, nell’indifferenza di tutti, sono stati assegnati solo due ospedali di I livello.
Nel chiedere l’equiparazione a Ragusa, tutti i presenti, con forza, hanno denunciato il tentativo di limitare le potenzialità dell’ospedale di Lentini in quanto la preparazione e la competenza dei nostri medici e del nostro personale sanitario infastidisce la vicina Catania che perde utenze a causa dell’efficienza dell’ospedale Lentinese.
Vincenzo Vinciullo, durante il suo intervento, ha voluto, ancora una volta, rompere il muro di silenzio sulla sanità pubblica della provincia di Siracusa, dopo l’approvazione, da parte del Governo Regionale, della nuova rete ospedaliera che vede la provincia perdere pezzi (posti letto e 35 fra Unità Operative Semplici e Complesse), rilevanza e competenze.
Numeri alla mano, Vinciullo ha rappresentato ai numerosi partecipanti all’incontro quali saranno i riflessi negativi che le scelte politiche intraprese determineranno sui servizi alla salute dei concittadini del territorio siracusano.
Nonostante già lo scorso mese di luglio avevo lanciato un segnale d’allarme su quanto stesse accadendo, ha dichiarato Vinciullo, nessuna forza politica, sindacale e sociale ha ritenuto di porre la giusta attenzione sulla questione ed oggi assistiamo all’impoverimento di quanto realizzato ed ottenuto grazie ai sacrifici ed alle battaglie intraprese negli anni.
L’incontro non a caso si è tenuto a Lentini in quanto, tra le più eclatanti e nefaste previsioni contenute nella nuova Rete Ospedaliera approvata dalla Regione, è previsto il declassamento dell’Ospedale di Lentini ad “Ospedale di base”.
Tale riqualificazione del nosocomio, ha proseguito Vinciullo, comporterà l’assenza del reparto di anestesia e rianimazione, l’assenza di unità operative semplici e complesse e, conseguentemente, il progressivo svuotamento di servizi e di assistenza ai pazienti, a tutto vantaggio delle strutture catanesi.
In sostanza, l’Ospedale di Lentini, che oggi garantisce alla collettività competenze altamente specialistiche, assistenza e servizi efficienti, oltre ad essere situato logisticamente in maniera strategica, verrà equiparato ad un piccolo ospedale di provincia al quale si potrà ricorrere solo in situazioni ordinarie.
Tale scellerata decisione appare ancora più irragionevole se si considera che l’Ospedale di Lentini ha i proprio bilanci in attivo e, anzi, produce un utile di circa cinque milioni di euro l’anno.
Occorre pertanto, ha concluso Vinciullo, mobilitarsi e sensibilizzare la collettività, al fine di intraprendere ogni iniziativa utile a tutelare gli attuali livelli di assistenza sanitaria, chiedendo con forza che venga riconosciuto alla provincia di Siracusa il giusto ruolo che ha conquistato in anni di impegno e sacrifici. 
Con tali propositi, i partecipanti all’incontro hanno deciso di costituirsi in COMITATO, aperto all’adesione di tutti i cittadini, delle associazioni operanti sul territorio, dei gruppi politici di qualunque appartenenza, dei sindacati, dei soggetti portatori di interessi legittimi diffusi, nonché di tutti coloro i quali amano la nostra terra e intendano condividere una battaglia a tutela della sanità pubblica nella provincia di Siracusa.
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