È finita ieri sera l’attesa per tutti i tifosi partenopei: dopo ben 33 anni il Napoli ha riconquistato lo scudetto, facendo esplodere di gioia un’intera città. Grazie al pareggio per uno a uno allo stadio Friuli di Udine contro l’Udinese (gara tra l’altro pareggiata in recupero dagli uomini di Spalletti), la compagine campana ha ottenuto lo scudetto matematicamente a cinque giornate dal termine per una cavalcata davvero sontuosa, dominando di fatto la stagione dall’inizio alla fine.

Napoli, però, nell’euforia dei festeggiamenti per la vittoria dello scudetto, una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco.

A perdere la vita è stato un giovane di 26 anni che era stato ricoverato all’ospedale Cardarelli in gravi condizioni. La dinamica è di quanto accaduto è ancora in corso d’accertamento. Altre persone sono rimaste ferite alle mani nell’esplosione di petardi.

Da Napoli a Udine, ci sono otto feriti anche alla Dacia Arena ma nessuno di questi è in gravi condizioni. «Da quanto abbiamo registrato – ha fatto sapere il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello – non si tratta di feriti da scontri o da colluttazione, ma di traumi da caduta provocati dalla calca». 

Intanto, nel capoluogo campano, si va verso una nuova ordinanza con divieto di circolazione delle auto in una maxi isola da Fuorigrotta alla Ferrovia anche in vista del match di domenica prossima Napoli-Fiorentina, il primo in casa dei nuovi campioni d’Italia, in programma al Maradona alle 18. In questo senso è orientata la giunta di Napoli, che ne discuterà domani. Il 4 giugno, poi, ci sarà la festa ufficiale con ospiti e proclamazione non solo nell’impianto sportivo di Fuorigrotta ma anche in piazza del Plebiscito.

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